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Campo estivo 2017 Esploratori – Esploratrici

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Campo estivo 2017 Esploratori – Esploratrici

Alla fine di un campo estivo ci sono spesso emozioni discordanti tra loro: il voler ritrovare i nostri cari e la nostalgia delle comodità a cui siamo tanto abituati si mischiano infatti al desiderio infinito che l’ultima sera di campo non abbia mai fine, pensando quasi con malinconia che i prossimi risvegli saranno senza la propria pattuglia. Non c’è un anno in particolare più importante rispetto agli altri, ed ogni anno ha le sue particolarità.

Il primo campo estivo segna una netta differenza e una crescita enorme per i/le ragazzi/e, bastano solo pochi giorni di campo per rimanere stupiti da quanto siano maturatati in così poco tempo. Tutto è nuovo, ma grazie allo spirito di pattuglia tutto sembra già visto, già vissuto. Si ascoltano con assoluta curiosità le storie e le avventure degli scorsi campi estivi e si è pronti al 100% ad essere in prima fila per poter vivere al meglio le avventure proposte e poterne narrare di nuove.

Il secondo e il terzo campo sono il cuore del reparto. Anche se non è la primo campo estivo comunque è tutto diverso: ora sono loro ad insegnare agli altri, ma anche a rendersi conto di come gli altri – magari proprio quelli/e del primo anno – possono aiutarti e così stringere nuove forti amicizie. Sono gli anni delle mille domande, dove nulla è dato per scontato. Forse è proprio durante il campo estivo che spesso si trovano le risposte, forse proprio nell’ultimo consiglio di ptg prima di prendere il pullman del ritorno. Tante domande e troppe risposte. E’ qui la magia del momento che, in un certo senso, aiuta a togliere tutto il superfluo e vedere le cose con più trasparenza, chiarezza.

Il quarto campo estivo, invece, è parecchio controverso: parte come un solito campo estivo dove si vive l’aria di novità, cuiriosità e scoperta, ma verso gli ultimi giorni ci si rende conto che sarà l’ultimo da esploratore/trice e spesso si ha un mix tra curiosità per il futuro in compagnia e voglia fortissima di tenersi questi 4 anni di reparto nel cuore e non dimenticarseli mai. Ormai sono un esempio da seguire per tutto il reparto, e come i più coraggiosi del gruppo, l’ultimo giorno salutano come se dovessero partire per una strada che non li può più aspettare. Non è certo un addio, ma un tenero abbraccio e uno sguardo profondo che vale più di mille parole.

Quest’anno sono Domenico e Margherita che hanno quella particolare luce negli occhi, sono loro che hanno gli scarponi ben allaciati, lo zaino pieno di storie e sono pronti ad incamminarsi verso la Compagnia. Ma lasciamo il momento dei saluti all’uscita dei passaggi e leggiamo la lettera che hanno scritto al reparto

<< Caro reparto,

ormai siamo al quarto anno e di esperienze ne abbiamo vissute di tutti i colori. Abbiamo apprezzato questo campo perché ognuno di noi ha potuto dare come sempre prova di se stesso a tutto il reparto.

Cosa ricorderemo di questo campo?

Senza ombra di dubbio quella routine che non annoia mai, il fatto di svegliarsi in una tenda mezza distrutta dalla tempesta della notte precedente e di dare lo stesso un buongiorno assonnato a chi ti sta vicino e sta vivendo con te la stessa avventura, cucinare cibo crudo per pranzo e qualche altro “pasto” per cena, e infine i momenti più magici quando, alla sera finito di mangiare, ci sdraiavamo sotto il cielo stellato a parlare fino a tardi ascoltando storie.

I giorni più belli, però, sono stati quelli del preoccupante HIKE: camminata leggendaria che ha il vizio di terrorizzare gli esploratori (soprattutto le esploratrici). La vetta, un obiettivo che non sta solo sulla mappa ( se così si può chiamare ), la voglia di arrivare in cima e di poter dire a se stessi “Ce l’ho fatta!”. Sentire il sudore che si attacca ai vestiti e il tornante che non sembra mai l’ultimo definiscono il concetto di “esperienza indimenticabile”.

Il nostro campo è stato divertente ed emozionante. Ci dispiacerà lasciare il reparto che, per quanto movimentato e con le sue difficoltà, ci mancherà.

Margherita e Domenico >>

Un grazie di cuore a tutti gli esploratori ed esploratrici che hanno fatto del loro meglio per compiere il proprio dovere, un grazie infinito a Paolo e Mauro che sono stati indispensabili per il sostegno e la grossa mano che ci è stata data per il montaggio e smontaggio, ma sopratutto un grazie smisurato a Giorgia, Nicola e Matteo che spesso superando di gran lunga quanto chiesto ad inizio anno avete permesso tutto ciò, mettendovi in gioco al 1000% e costruendo quello che sarà un anno difficile da dimenticare.

A volte è essenziale fermarsi un attimo e guardarsi indietro, darsi una pacca sulla spalla, sorridere e proseguire per il cammino fieri di essere scout.

Buon cammino e buona estate a tutti voi

Il CR – Diego

Un filmato a 360° durante la preparazione della gara di cucina (usate il dito o il mouse per girare la visuale):

Le foto del campo estivo:


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