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Il saluto del CR

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Il saluto del CR

Cari fratelli scout, sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento ma in fondo non si è mai davvero pronti al 100%, le emozioni sono forti e condivise. Sono davvero orgoglioso di poter annunciare il nuovo CR ed il nuovo staff di reparto del Vicenza 2, un gruppo di giovani affiatati amici con cui ho avuto il piacere di condividere il mio percorso per alcuni anni.

Siamo arrivati dunque ad un bivacco lungo il nostro sentiero, sento i ragazzi/e ridere e divertirsi, sento i discorsi di chi è pieno di sogni, sento l’amore fraterno e una fortissima empatia con tutti loro. Ci si riposa, ci si stiracchia la schiena e si mangia uno spuntino. Poi è ora di ripartire, tutti si preparano con lo zaino ed insieme si è quasi all’imbocco del sentiero. Io sono lì ed uno ad uno li fisso intensamente negli occhi. Con ognuno di loro parte un lungo e sentito abbraccio. Le emozioni scorrono a fiume in quel momento, ci sono così tante cose da dire che solo il silenzio può colmare e rendere completo quell’abbraccio così profondo e sentito. Ci si stacca e gli occhi guardano terra, alcuni attimi per somatizzare quanto sia stato importante e unico l’aversi incontrati e conosciuti e poi si torna a guardarsi negli occhi, a sorridere ed ad augurarsi il miglior cammino possibile. Così, uno ad uno imboccano il sentiero e proseguono per la loro strada. Io li guardo camminare nel sentiero e rimango lì a guardarli fin tanto che anche l’ultimo gira l’angolo, poi rimango ancora lì in piedi alla partenza del sentiero a ripensare ad ogni singolo abbraccio, ad ogni singola pupilla, ad ogni singola lacrima d’affetto. Con gli occhi lucidi e l’anima più leggera guardo l’orizzonte di fronte a me, e mi stampo un sorriso in faccia pieno di ricordi, emozioni, vita. E’ arrivato il mio tempo, mi carico lo zaino sulle spalle, guardo ancora un’ultima volta l’orizzonte e mi incammino per il mio sentiero voltandomi di tanto in tanto per guardare quel bivacco dove sono sicuro ripasserò ancora e rincontrerò ancora i miei piccoli fratelli.

Questi 6 anni da CR mi hanno reso una persona migliore, senza alcun dubbio li considero gli anni migliori della mia vita fin’ora. Gli anni del “tutto è possibile”, gli anni del “se puoi pensarlo puoi farlo”, gli anni dove un solo sguardo può far muovere o fermare un gruppo intero. Ma chiaramente è merito indiscusso di chi, con me, si è impegnato con tutto se stesso per raggiungere quel bivacco. Non importa quanto tempo si dedica, quante capacità sono state messe in gioco, quanto sia buono il risultato. Abbiamo fatto grandi cose come campi di sezione (Rotzo-VI-2015), nazionali (Vialfrè-TO-2018), internazionali (Roihu-FIN-2016) o ad alta quota (Erto-PN-2019). Ogni anno siamo riusciti a partecipare alla vita della nostra comunità con i mercatini di Natale o fidarci ciecamente dei ragazzi portando a termine positivamente le imprese di pattuglia. Speleologia, rafting, arrampicata, hiking, bici, ciaspole, sopravvivenza, teatro, volontariato, qualsiasi cosa. Abbiamo vissuto la natura in molte forme e siamo dannatamente fieri di ogni singola attività fatta e – ovviamente – fieri dei “nostri” ragazzi/e. Ma voglio dirli questi nomi, li voglio ringraziare questi grandi capi con cui ho condiviso tanto:
– 2013-2014: Amedeo (SS fino 2013), Giorgia (SS da 2014), Giulio (SS da 2014)
– 2014-2015: Giorgia (VCR da 06/2015), Giulio (VCR da 06/2015), Francesca (SS per 6 mesi)
– 2015-2016: Giorgia (VCR), Giulio (VCR)
– 2016-2017: Giorgia (VCR fino 03/2017), Matteo (rover in servizio), Nicola (rover in servizio)
– 2017-2018: Matteo (SS), Nicola (SS)
– 2018-2019: Matteo (VCR), Nicola (VCR), Mattia (SS)

-2019-…: Il futuro è qui con Matteo, Nicola e Mattia, ma già sono pronti a servire anche tanti altri che nei prossimi mesi iniziano questa fantastica avventura… e ne sono totalmente fiero perché al mio fianco ed al mio posto verranno uomini e donne che un giorno erano “miei” esploratori ed esploratrici. Altra cosa che vado molto molto fiero è che ieri all’uscita dei passaggi il nuovo reparto appena formato contava già numeri mai raggiunti prima, segno che c’è una comunità che è unita e sta bene insieme.

Ho imparato a servire sorridendo, a fare del mio meglio nel prendere delle coscienziose scelte, ad essere puro nei pensieri, corretto nelle parole e negli atti. Grazie davvero per questa fantastica esperienza, ma sono sicuro che non abbandonerò questa grande famiglia, sono sicuro che vorrò stare sempre in questo gruppo di persone così colte ed altruiste.

Il mio sentiero mi aspetta, vi auguro il miglior cammino e che tutti i vostri sogni e desideri più reconditi si possano avverare.

Un lungo e sentito abbraccio, buona strada!
Diego Verona – Lupo istrionico


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